Con il termine «Audit 4.0» si intende l’attività di verifica e revisione degli investimenti 4.0 che hanno goduto delle agevolazioni Iper Ammortamento e credito d’imposta per investimenti in Beni Strumentali nuovi di cui agli allegati A (legge 11 dicembre 2016, n. 232 – ex Iper ammortamento) e B (legge 11 dicembre 2016, n. 232, come integrato dall’articolo 1, comma 32, della legge 27 dicembre 2017, n. 205).
La verifica è finalizzata a constatare che, affinché i beni possano essere qualificati come 4.0, i requisiti siano costanti e continui nel tempo e che, in sede di controllo, l’Ente verificatore non proceda al ricalcolo dell’agevolazione fiscale.
Chi deve fare l’Audit 4.0?
L’argomento riguarda sia le aziende che hanno già acquisito un bene 4.0 usufruendo del credito d’imposta, sia le aziende che stanno invece valutando un investimento potenzialmente idoneo a beneficiare dell’esenzione fiscale.
Perché è importante l’attività Audit 4.0?
È necessario poter dimostrare, almeno per tutti i periodi di fruizione dell’agevolazione, che i beni mantengano in essere i requisiti normativi anche nel caso in cui non sia intervenuto alcun cambiamento apparentemente significativo nel processo produttivo.
- Questo principio è stato disposto in prima istanza dal MISE, con la circolare n.177355 del 23 maggio 2018:
«[…] ai fini del mantenimento del diritto al beneficio, dovrà essere presente, evidentemente, anche nei periodi d’imposta successivi a quello in cui il bene viene interconnesso»
- In secondo luogo, l’Agenzia delle Entrate ha ripreso e riproposto il concetto all’interno della risposta all’interpello n.394 del 2021:
«[…] Da ultimo, appare anche opportuno ricordare, in via generale, che il rispetto delle 5+2/3 caratteristiche tecnologiche e del requisito dell’interconnessione, dovranno essere mantenute in essere per tutto il periodo di godimento dei benefici 4.0. Al riguardo, si precisa che, ai fini dei successivi controlli, dovrà essere cura dell’impresa beneficiaria, documentare, attraverso un’adeguata e sistematica reportistica, il mantenimento, per tutto il periodo di fruizione dei benefici, delle caratteristiche e dei requisiti richiesti»
Quando è necessario fare l’audit?
L’audit è necessario per i cambiamenti che riguardano tutti quegli investimenti qualificati come 4.0 e che sono stati oggetto di agevolazione dell’Iper ammortamento o del Credito d’imposta per investimenti in Beni Strumentali 4.0. Ad esempio:
- Cambiamenti produttivi;
- Rinnovamento dei software aziendali;
- Spostamento di macchinari tra stabilimenti;
- Ammodernamento;
- Mancanza di comunicazione tra il reparto produttivo e i reparti direttivi.
Per questo motivo può essere utile chiedere supporto ad un terzo che sia in grado di rispondere e porre rimedio a casistiche come quelle di seguito indicate:
- In produzione non vengono rispettate le modalità operative definite in perizia, ma nessuno ne è a conoscenza;
- I dati scambiati non sono archiviati o lo sono per periodi non consoni;
- I dati salvati non sono sufficientemente adeguati perché non rappresentativi delle funzionalità del bene;
- I dati sono salvati con una frequenza non adeguata.
Che cosa fare?
- Disporre di consulenti esperti in ambito Industria 4.0 che sappiano accompagnare l’impresa durante tutto l’iter procedurale previsto dalla legge e che si conclude con l’utilizzo dell’ultima parte del credito d’imposta.
- Si raccomanda di effettuare periodicamente attività di audit 4.0 per verificare che i requisiti siano rispettati e mantenuti periodicamente nel tempo, anche se non si è verificato alcun cambiamento apparentemente significativo nel processo produttivo.
In caso di controlli da parte delle autorità competenti che, possono essere effettuati anche a distanza di anni, l’audit effettuato consente all’azienda di dimostrare che durante il periodo di fruizione del beneficio il bene è rimasto tecnicamente conforme. Il processo di audit 4.0 diventa poi ancora più importante in tutti quei casi in cui si è verificato un cambiamento nei processi produttivi o un aggiornamento dei software aziendali utilizzati.
Quindi la perizia non è sufficiente?
La perizia descrive una situazione oggettiva riscontrata alla data degli accertamenti tecnici e certifica l’interconnessione e il rispetto di tutti gli altri requisiti richiesti alla data del suo rilascio, ma l’audit 4.0 è necessario per garantire il mantenimento dei requisiti obbligatori nei periodi successivi e in questo modo evitare il rischio di revoca del beneficio.
Successivamente alla redazione della perizia potrebbero verificarsi una serie di eventi che potrebbero far decadere alcuni requisiti tecnici cogenti, facendo sì che il bene non sia più conforme alla normativa.
Ad esempio:
- Lo spostamento della macchina da un punto all’altro dello stabilimento, interrompendo l’interconnessione senza essere successivamente ristabilita.
- Aziende che fanno l’introduzione periodica di macchine interconnesse e testate, che non hanno sfruttato le potenzialità dell’interconnessione nelle procedure che svolgono quotidianamente.
Quindi le aziende, oltre a dover attestare il rispetto dei requisiti come si fa con la perizia, deve mantenerli per tutto il periodo di fruizione del beneficio.
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