Bonus Pubblicità novità 2021, chiarimenti e tutto ciò che devi sapere.
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Il Bonus Pubblicità è erogato sotto forma di credito d’imposta da utilizzarsi esclusivamente in compensazione sul Modello F24.
Il 50% di quello che spendi in pubblicità nel 2021 puoi riceverlo sottoforma di sconto fiscale indicando in sede di compilazione del modello F24, il codice tributo 6900.
L’istituzione del bonus con il recente “Decreto Rilancio” incentiva l’investimento promozionale e ha l’obiettivo di sostenere le aziende ed i professionisti a crescere, usufruendo dei mezzi pubblicitari come giornali (digitali e cartacei), televisioni e radio con lo scopo di aumentare il fatturato.
Per richiedere il bonus pubblicità 2021 quest’anno ci sono due passaggi in due momenti differenti:*
- Dal giorno 1 al 30 settembre 2021 si deve effettuare la prenotazione del Bonus presso l’Agenzia delle Entrate, chiedendo di riservare delle risorse per la propria domanda, tramite l’apposita “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”, nella quale si riportano le spese programmate e sostenute per le campagne pubblicitarie durante il corso del 2020. In questa prima fase, il dipartimento per l’informazio
ne e l’editoria compone la lista dei richiedenti che verranno ammessi a ricevere il credito d’imposta l’anno successivo, riportando la cifra teoricamente ottenibile. - Entro il 31 gennaio 2021 si presenta la domanda di accesso al credito vera e propria tramite la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati”, presentando il totale delle spese effettivamente sostenute in pubblicità durante il corso del 2020.
*la tempistica si rifà alla procedura per l’anno 2020
Per quest’anno ci sono delle novità
Limitatamente all’anno 2021, il credito d’imposta è concesso, ai medesimi soggetti previsti dalla norma istitutiva dell’agevolazione (imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali), nella misura del 50% del valore degli investimenti effettuati (a “regime”, invece, è concesso nella misura del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90% nel caso di microimprese, piccole emedie imprese e start up innovative, articolo 57-bis del dl n.50/2017): non è necessario, pertanto, aver sostenuto nell’anno precedente analoghi investimenti sugli stessi mezzi di informazione, requisito invece previsto per il riconoscimento del credito d’imposta “a regime”. Viene meno, di conseguenza, anche il requisito del valore incrementale degli stessi investimenti (superiore di almeno l’1% rispetto al valore di quelli effettuati nell’anno precedente).
Altra novità riguarda la natura degli investimenti agevolabili: per l’anno 2021, a differenza dell’anno 2020, l’agevolazione è stata escusa agli investimenti sulle emittenti televisive e radiofoniche nazionali.
Chi può accedere al Bonus pubblicità 2021?
- I soggetti titolari di reddito d’impresa o di lavoro autonomo
- gli enti non commerciali
Entrambe le categorie devono effettuare investimenti in campagne pubblicitarie, sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali.
Sono ammessi gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, iscritte al ROC
Limitatamente all’anno 2021, possono accedere all’agevolazione anche i soggetti che programmano investimenti inferiori rispetto a quelli effettuati nel 2020, i soggetti che nell’anno 2020 non abbiano effettuato investimenti pubblicitari ed infine i soggetti che hanno iniziato la loro attività nel corso dell’anno 2020