Il Credito d’imposta 4.0 è un’ agevolazione fiscale volta a supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture produttive.
Credito d’imposta 4.0: chi può accedere?
Tutte le imprese ubicate nel territorio dello Stato indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa.
Beni agevolabili
- Allegato A:
Beni funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale delle imprese in chiave industria 4.0:
- Automazione
- Qualità e ambiente
- Sistemi interattivi
- Allegato B:
- Beni immateriali: quali software connessi a investimenti in beni materiali in chiave industria 4.0
- Beni ordinari: cioè beni strumentali nuovi come computer, stampanti, scanner, mobili e arredi, cellulari.
Credito d’imposta 4.0 negli anni
Entrata in funzione ed interconnessione
- Entrata in funzione: Il bene in oggetto entra in funzione quando risulta immesso nel ciclo produttivo aziendale.
- L’interconnessione dei beni può avvenire in ritardo: l’interconnessione «tardiva» dei beni strumentali 4.0 non ostacola la fruizione del credito di imposta, ma slitta il momento dal quale si può iniziare a godere del beneficio.
Il bene in oggetto soddisfa il requisito dell’interconnessione quando:
- scambia informazioni con sistemi interni e/o esterni per mezzo di un collegamento basato su specifiche documentate, disponibili pubblicamente e internazionalmente riconosciute (i.e. HTTP, MQTT, etc.);
- è identificato univocamente, al fine di riconoscere l’origine delle informazioni mediante l’utilizzo di standard di indirizzamento internazionalmente riconosciuti.
Novità per il 2024
Il credito d’imposta concesso varia a seconda delle diverse categorie di beni:
Beni strumentali inclusi nell’Allegato A della Legge n. 232/2016
Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati elencati nell’Allegato B della Legge 232/2016, integrato dall’articolo 1, comma 32, della Legge 205/2017.
Di conseguenza, la misura del credito d’imposta è la seguente:
- Il 20% dei costi ammissibili per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- Il 10% dei costi ammissibili per gli investimenti tra 2,5 milioni di euro e 10 milioni di euro;
- Il 5% dei costi ammissibili per gli investimenti tra 10 milioni di euro e 20 milioni di euro;
- Il 5% dei costi ammissibili per gli investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino a 50 milioni di euro, se rientranti nel PNRR e finalizzati alla transizione individuata con Decreto Ministeriale.
Per gli investimenti in beni immateriali tecnologicamente avanzati (Allegato B), le aliquote diminuiscono di 5 punti percentuali per ogni anno a partire dal 2024 rispetto ai livelli fino al 2023:
- Per il 2024, il credito d’imposta riconosciuto scende al 15% dell’investimento, con un massimo di 1 milione di euro di costi ammissibili;
- Per il 2025, mantenendo il massimo già indicato per il 2024, la percentuale scende al 10% del costo dei beni agevolabili.