Credito d’imposta 4.0. Un’importante novità doveva essere inserita nel Decreto Milleproroghe 2024, sottoscritto nel corso del Consiglio dei Ministri del 28 Dicembre 2023.
All’articolo 9, comma 1 della bozza si leggeva: “Il termine del 30 novembre 2023, di cui all’articolo 1, commi 1055 e 1057, della legge 30 dicembre 2020, n. 178, relativi a crediti di imposta per investimenti in beni strumentali, è differito al 30 giugno 2024”.
Si tratta di una nuova proroga che avrebbe avuto effetto sui beni 4.0 per i quali, al 31 dicembre 2022 gli imprenditori avevano versato un anticipo pari ad almeno il 20% del valore e che doveva essere stato consegnato entro il 30 novembre per beneficiare del credito d’imposta del 40%.
Se tale consegna non fosse avvenuta, infatti, il beneficio fiscale sarebbe sceso dal 40% al 20%. Tutto questo secondo il progetto, approvato e diffuso dopo il Consiglio dei Ministri, dettato dal riconoscimento che, grazie alla prevista riduzione delle tariffe, molti investimenti erano iniziati nel 2022, creando un arretrato di ordini che molti fornitori (nonostante una proroga già concessa da giugno 2023 a novembre 2023) non sono riusciti a rispettare le scadenze previste.
Credito d’imposta 4.0: cancellazione della proroga
A differenza di quanto annunciato e scritto nel progetto diffuso dal Consiglio dei Ministri, il decreto legislativo n. 215, del 30 dicembre 2023, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 303 del 30.12.2023 non contiene la proroga.
Allo stato attuale, resta quindi in vigore la normativa già nota e che (anche a fronte di una serie di successive modifiche/integrazioni) è la seguente:
“Alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi indicati nell’allegato A annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, a decorrere dal 1° gennaio 2022 e fino al 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 novembre 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione, il credito d’imposta e’ riconosciuto nella misura del 40 per cento del costo, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro, nella misura del 20 per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro, e nella misura del 10 per cento del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.”
In sintesi, quindi, tutti i beni 4.0 per i quali è stato versato un anticipo di almeno il 20% entro il 31/12/2022 potranno godere di un credito d’imposta del 40%, solo se la consegna è avvenuta entro il 30 novembre 2023.