Il VI Forum dei Commercialisti ed Esperti Contabili organizzato da ItaliaOggi il 23/24 gennaio 2023, è stato un evento senza precedenti per l’intera nazione, per i media e per gli addetti ai lavori, e occorre ricordare questo evento per entrare nel merito. Concentriamoci su martedì 24 gennaio, dedicato agli approfondimenti più tecnici legati alle novità del Bilancio 2023 e nello specifico all’intervento del Dott. Nunzio Strazzullo, Commercialista, Amministratore delegato Stragroup S.p.a. Presidente di Professioni in Team e Membro della Commissione Nazionale Finanza Agevolata C.N.D.C.E.C. che ha espresso la sua preoccupazione per la riduzione delle aliquote del credito d’imposta sui beni strumentali 4.0, che va ad impattare sia l’aumento Prodotto Interno Lordo 2023, che sulla cumulabilità con il credito d’imposta del mezzogiorno.
Ma per capire il suo punto bisogna analizzare con attenzione le modifiche che il credito d’imposta Beni strumentali 4.0 ha subito negli ultimi anni.
Credito d’imposta beni strumentali 4.0
La Legge 178/2020 (denominata Legge di Bilancio 2021), con il suo articolo 1, commi da 1051 a 1063, ha definito il pubblico dei potenziali beneficiari del credito d’imposta per investimenti in nuovi beni strumentali denominato “Industria 4.0”, oggi Credito d’imposta beni strumentali 4.0.
Possono beneficiare del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 tutte le società residenti nel territorio dello Stato (comprese le stabili organizzazioni di soggetti non residenti) indipendentemente a:
– la forma giuridica;
– il settore economico di appartenenza;
– per dimensione;
– Il regime fiscale per la determinazione del reddito.
Sono escluse:
- Società in liquidazione giudiziale o altre procedure concorsuali e società soggette a sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2, d.lgs. 231/2000 (limitatamente agli investimenti realizzati nel periodo di applicazione della sanzione).
- Le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, D.lgs. 231/2000 (limitatamente agli investimenti effettuati nel periodo di applicazione della sanzione).
I beni agevolabili si dividono nelle seguenti tre categorie:
- Allegato A: beni materiali (funzionali alla trasformazione tecnologica o digitale in chiave 4.0)
- Allegato B: beni immateriali (software, sistemi d’integrazione, piattaforme e applicazioni industria 4.0 )
- Beni diversi: Beni strumentali semplici (computer, stampanti, scanner, cellulari, mobili e arredo, quindi non qualificabili come 4.0).
Sono esclusi dal credito gli investimenti:
- beni strumentali materiali con coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5%. Edifici e costruzioni.
- beni indicati nella tabella dell’Allegato 3 della Legge di Stabilità 2016, e precisamente: tubazioni utilizzate dalle industrie di imbottigliamento delle acque minerali, dagli stabilimenti termali e idrotermali; condotte per la produzione e distribuzione di gas naturale; materiale di rotolamento)
- beni gratuitamente devolvibili di società che operano in regime di concessione e tariffa nei settori dell’energia, idrico, dei trasporti, delle infrastrutture, delle poste, delle telecomunicazioni, della raccolta e depurazione delle acque reflue, della raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Di seguito le aliquote del Credito d’imposta beni strumentali 4.0 dal 2020 al 2025:
16.11.2020 – 31.12.2021 (o termine “lungo” del 31.12.2022) | 01.01.2022 – 31.12.2022 (o termine “lungo” del 30.11.2023) | 01.01.2023 – 31.12.2025 (o termine “lungo” del 30.06.2026) |
Credito d’imposta: 50% per investimenti fino a 2,5 mln; 30% per investimenti tra 2,5 e 10 mln; 10% per investimenti tra 10 e 20 mln. | Credito d’imposta: 40% investimenti fino a 2,5 mln; 20% per investimenti tra 2,5 e 10 mln; 10% per investimenti tra 10 e 20 mln. | Credito d’imposta: 20% investimenti fino a 2,5 mln; 10% per investimenti tra 2,5 e 10 mln; 5% per investimenti tra 10 e 20 mln; 5% per “investimenti inclusi nel PNRR diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica”, individuati con D.M., tra 10 e 50 mln (art. 10 del DL 4/2022). |
Ricordando che per i beni immateriali 4.0 (tabella B della legge 232/16) il credito per l’anno 2022 era stato aumentato al 50% (e con una spesa massima di 1 milione). In questo caso, la condizione di consegna al 30.06.2023 viene mantenuta purché vi sia un acconto del 20% versato entro il 31.12.2022.
Di seguito il dettaglio delle misure e degli incentivi previsti per gli investimenti in beni immateriali tecnologicamente avanzati.
Periodo | Credito |
Dall’1/1/2023 al 31/12/2023 Fino al 30/6/2024 con prenotazione entro 31/12/2023 | 20% fino a 1 milione di euro |
Dall’1/1 al 31/12/2024 Fino al 30/6/2025 con prenotazione entro 31/12/2024 | 15% fino a 1 milione di euro |
Dall’1/1 al 31/12/2025 Fino al 30/6/2026 con prenotazione entro 31/12/2025 | 10% fino a 1 milione di euro |
“L’aliquota attuale del credito d’imposta in ottica 4.0 si è sgonfiata a tal punto, da ridurre l’interesse per le imprese”, “è un atto dovuto, potere concedere un’ulteriore proroga, rimodulare quelle che sono le percentuali e dare maggiore impulso al prodotto interno lordo.”, il Dott. Nunzio Strazzullo ricorda che le imprese che usufruiscono di questo tipo di agevolazione sono sane, hanno dimostrato una correntezza contributiva, e usano i crediti d’imposta solo per compensare i modelli F24.