Tax Credit per le edicole fino a 4.000€
Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria ha riconosciuto un credito d’imposta per edicole , nel limite di spesa di 13 mln di euro per l’anno 2019 e di 17 milioni per l’anno 2020. Per l’anno 2020 ci sono delle novità per le spese
Soggetti beneficiari del bonus edicole
Il credito d’imposta è destinato a:
- esercenti attività commerciali che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici;
- esercenti attività commerciali di vendita di merci abilitati alla vendita di quotidiani o periodici, a condizione che la predetta attività commerciale rappresenti l’unico punto vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici nel comune di riferiemento.
- Solo per l’anno 2020, il credito d’imposta è riconosciuto agli esercenti attività commerciali non esclusivi, anche nei casi in cui la predetta attività commerciale non rappresenti l’unico punto vendita al dettaglio di giornali, rivistre e periodici nel comune di riferimento.
- Solo per l’anno 2020, alle imprese di distribuzione della stampa che riforniscono giornali quotidiani e/o periodici a rivendite situate nei comune con una popolazione inferiore a 5.000 abitanti nei comuni con un solo punto vendita.
Sono ammessi a beneficio i soggetti con:
Sede legale in uno Stato dell’Unione Europea o nello Spazio Economico Europeo e residenza fiscale in Italia o stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui sia riconducibile l’attività commerciale cui sono correlati i benefici.
Investimenti ammessi per richiedere il Bonus Edicole
Il credito d’imposta è dato in proporzione agli importi pagati dal titolare del singolo punto vendita per i locali in cui si esercita la vendita, nell’anno precedente a quello della domanda di accesso al credito d’imposta, con riferimento alle seguenti voci:
1. IMU
2. TASI
3. COSAP
4. TARI
5. spese per locazione, al netto dell’IVA.
Per il solo anno 2020, il credito d’imposta può essere calcolato anche in base agli importi pagati nell’anno precedente per:
6. servizi di fornitura energia elettrica
7. servizi telefonici e di collegamento a Internet
8. servizi di consegna a domicilio delle copie di giornali.
Per i punti vendita “non esclusivi”, le suddette voci sono commisurate per punto vendita al rapporto tra i ricavi provenienti dalla vendita di giornali, riviste e periodici al lordo di quanto dovuto ai fornitori e i ricavi complessivi.
Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura massima di 2.000 euro per l’anno 2019 e 4.000 euro per l’anno 2020 per ciascun esercente.
Come richiedere il credito d’imposta per le edicole
Le imprese che intendono accedere al beneficio presentano apposita domanda, per via telematica, utilizzando il modello disponibile sul sito internet del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Per l’anno 2020 la “finestra temporale” per l’invio della domanda telematica, attraverso la procedura disponibile nell’area riservata del portale “impresainungiorno.gov.it”, è aperta tra il 1° ed il 30 settembre 2020