Decreto Ristori detto anche Decreto Novembre. Ecco come fare domanda e chi ha diritto alle agevolazioni
Martedì 27 Ottobre 2020 il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e quello dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli hanno presentato il “decreto ristori”, il primo importante provvedimento economico del governo per aiutare i lavoratori e le imprese colpite dalle nuove restrizioni per contenere la seconda ondata di contagi da coronavirus.
Si tratta di un decreto da 5,4 miliardi di euro, che rinnova vari aiuti che erano stati decisi in primavera e ne dispone alcuni nuovi.
AGGIORNAMENTO: il fondo del decreto è sceso a 2,4 miliardi
Alcune delle misure del Decreto Ristori e a chi spetta.
- Contributi a fondo perduto per le imprese
Le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal decreto Rilancio. La platea dei beneficiari includerà anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro. Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza.
L’importo del beneficio varierà dal 100 per cento al 400 per cento di quanto previsto in precedenza
Proroga della cassa integrazione
- Vengono disposte ulteriori 6 settimane di Cassa integrazione ordinaria, in deroga e di assegno ordinario legate all’emergenza COVID-19, da usufruire tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021 da parte delle imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di Cassa integrazione e da parte di quelle soggette a chiusura o limitazione delle attività economiche. È prevista un’aliquota contributiva addizionale differenziata sulla base della riduzione di fatturato. La Cassa è gratuita per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione di fatturato pari o superiore al 20%, per chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e per le imprese interessate dalle restrizioni.
Fondi previsti dal Decreto ristori per il sostegno di alcuni dei settori più colpiti
È stanziato complessivamente 1 miliardo per il sostegno nei confronti di alcuni settori colpiti:
- 400 milioni per agenzie di viaggio e tour operator;
- 100 milioni per editoria, fiere e congressi;
- 100 milioni di euro per il sostegno al settore alberghiero e termale;
- 400 milioni di euro per il sostegno all’export e alle fiere internazionali.
Contributo a fondo perduto per le filiere di agricoltura e pesca
- Viene istituito un fondo da 100 milioni di euro per sostenere le imprese delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura interessate dalle misure restrittive.Il sostegno viene effettuato attraverso la concessione di contributi a fondo perduto a chi ha avviato l’attività dopo il 1° gennaio 2019 e a chi ha subito un calo del fatturato superiore al 25% nel novembre 2020 rispetto al novembre 2019..
Modalità per richiedere il Fondo Perduto
Per il Decreto ristori, come si è detto, ci sarà una sorta di “doppio strada”:
- Per chi lo ha già avuto l’indennizzo sarà automatico e arriverà con bonifico sul conto corrente da parte dell’agenzia delle Entrate entro il 15 novembre
- Per gli altri l’Agenzia riaprirà il canale per le istanze e il ristoro arriverà, nelle intenzioni, entro la metà di dicembre. Per l’erogazione dei nuovi flussi di ristori, dunque, torna in campo l’Agenzia con la procedura già collaudata con il decreto rilancio. Una procedura che nei dieci giorni successivi alla presentazione della domanda accredita sul conto corrente del contribuente il contributo spettante.
Per leggere l’intero Decreto clicca qui
Le altre agevolazioni a fondo perduto che puoi richiedere per azzerare i tuoi F24 sono: