Novità del governo Draghi e le ultime misure del decreto ristori Quinquies.
Al via con un nuovo Governo ed il nuovo decreto ristori Quinquies.
Dopo i primi ristori per le imprese e per le persone fisiche del 2020 del governo Conte, il nuovo governo Draghi 2021 inizia con i ristori Quinquies.
Il Governo Conte si è trovato a “lasciare a metà” il decreto Ristori Quinquies all’interno del quale erano state inserite diverse misure volte a sostenere imprese, lavoratori e famiglie nell’ambito della crisi economica causata dalle misure restrittive imposte nel dichiarato tentativo di contenere la diffusione del contagio.
Spetterà quindi al nuovo esecutivo, quello sotto la guida dell’ex presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, decidere cosa confermare e cosa cambiare all’interno del quinto decreto Ristori.
Già sono stati richiesti oltre 32 Miliardi.
Decreto Ristori Quinquies cosa farà Mario Draghi?
- Una delle poche certezze per quel che riguarda il decreto Ristori quinquies è quella della proroga delle scadenze fiscali che slitteranno ancora per andare incontro alle imprese in questa fase ancora delicata della crisi, anche in considerazione del fatto che molte misure restrittive sono tuttora in vigore, e che quindi non è ancora possibile andare verso la ripartenza a pieno regime.
- Il bonus da 1.000 euro che era stato inserito nel quinto decreto Ristori dal precedente esecutivo, e che il governo Draghi potrebbe confermare. Non è detto però che non verranno apportate delle modifiche, come ad esempio la platea di beneficiari che potrebbe essere ristretta o valutata in modo diverso rispetto ai precedenti ristori.
- Il bonus Inps da 1.000 euro dovrebbe essere destinato a lavoratori autonomi con partita Iva e a liberi professionisti. Per poter accedere al bonus i potenziali beneficiari devono risultare in possesso di determinati requisiti che potrebbero essere anche confermati così come sono stati previsti dal precedente governo.
Il governo Draghi punta per il 2021 su più investimenti e meno sussidi.
Il governo Draghi seguirà una strategia piuttosto diversa da quella del governo di Giuseppe Conte, puntando più che altro sugli investimenti e riducendo, non sappiamo ancora in quale misura, i sussidi finora generosamente erogati.
Secondo gli osservatori Mario Draghi punterà soprattutto su investimenti ad alto rendimento, e le risorse destinate a finanziare i bonus, come ad esempio i bonus Inps ed altri aiuti economici per le imprese, saranno ridotti.
Abbiamo visto che il governo Conte ha erogato i bonus sulla base dei codici Ateco in virtù del principio che questi aiuti venivano riconosciuti alle imprese non in base al fatturato, ma in base alle limitazioni imposte dallo stesso esecutivo all’esercizio dell’attività.
Il governo Draghi invece agirà tenendo conto delle prospettive future di ciascuna impresa, cercando di valutare quali imprese sono in grado di rialzarsi e quali invece no. Determinando quindi la ripresa delle prime attraverso lo stanziamento delle risorse necessarie, e la fine delle seconde, ma per avere un’idea più precisa di quali scelte verranno operate si dovrà aspettare che il nuovo esecutivo si metta al lavoro.
Recovery Plan del governo Draghi
Insieme al varo della manovra sui Ristori, il governo dovrà occuparsi del nuovo Recovery plan, tanto discusso in politica negli ultimi tempi, che dovrà contenere le misure per far ripartire il paese, scritte nel modo e nei tempi giusti affinché l’Europa le approvi. Per affrontare la crisi innescata dal coronavirus l’Italia ha 209 miliardi ma per ottenerli bisogna rispettare le regole d’ingaggio.
La conoscenza da parte di Draghi dei meccanismi europei come pochi altri consente a molti, in Italia e all’estero, di essere fiduciosi sul loro rispetto.