Credito d’imposta Industria 4.0 – 2021
Per le aziende che utilizzano macchinari e software Industria 4.0 per progetti a basso impatto ambientale, si può far richiesta di un credito d’imposta del 10% fino a 60mila euro.
Il credito d’imposta per queste aziende è riconosciuto per il triennio 2020-2022, ed è pari al 10% delle spese relative a competenze tecniche per l’acquisizione di brevetti, consulenze, personale dipendente.
Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito e all’IRAP ed è ripartito in tre quote annuali di pari importo. E’ utilizzabile esclusivamente a compensazione del F24 a partire dall’anno successivo a quello in cui sono state effettuate le spese.
Chi può usufruire dell’agevolzioni Industria 4.0?
Ne possono far richiesta le imprese che hanno effettuato acquisti di beni incentivati negli anni scorsi,l’agevolazione ha anche un effetto retroattivo (per la precisione dal primo gennaio 2017.)
La norma è contenuta nell’art. 22 del Ddl di Bilancio 2020.
Per richiedere l’incentivo bisogna aver fatto un progetto ambientale ed aver raggiunto almeno uno dei seguenti obiettivi ambientali:
– incrementi di produttività a fronte di un minor utilizzo di materie prime, materiali ed energia e una minore produzione di rifiuti rispetto alle tecnologie utilizzate.
– Ridotte emissioni inquinanti da processi industriali su acqua, aria, suolo, a parità o a fronte di minore intensità
energetica, oppure di maggiore produttività rispetto ai beni utilizzati e ai limiti previsti dalla legislazione ambientale.
– Ridotte emissioni di carbonio da processi industriali, anche qui a parità o a fronte di minore intensità energetica, oppure di maggiore produttività rispetto ai beni utilizzati.
– Utilizzo alternativo di materiali.
Come già detto, hanno diritto all’incentivo le imprese che, nell’ambito di progetti con le caratteristiche sopra citate, utilizzano macchinari oppure software legati all’iper ammortamento Industria 4.0, che quindi devono essere compresi negli elenchi degli allegati A e allegato B alla manovra 2018 (legge 232/2016).
Le imprese dovranno fornire apposita documentazione sulle spese effettuate rilasciata da un revisore dei conti e sulla conformità del progetto ambientale rilasciata da un ente accreditato (analogamente a quanto già avviene per il credito d’imposta sulla Ricerca & Sviluppo)
Si tratta di una misura coerente con la svolta green delle politiche economiche del Governo, inserita nella Legge di Bilancio (green new deal e nuove imposte ecologiche come la plastic tax e la sugar tax).
Perchè dovresti farne richiesta?
Un azienda green è eticamente vista meglio dal cliente, inoltre fiscalmente si possono avere grandi vantaggi. Secondo i dati del MEF in tre anni il numero di dipendenti è cresciuto dell’11,3% nelle imprese beneficiarie della misura e quindi di conseguenza anche il fatturato è aumentato. Poter usufruire di attrezzature all’avanguardia ti potrà posizionare sul mercato in modo molto più competitivo.
Ricorda che per poter usufruire di questa agevolazione fiscale Impresa 4.0 c’è bisogno di un progetto per poter ottenere almeno uno dei requisiti richiesti dal ministero.
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