L’Agenzia delle Entrate ha reso pubblici i nuovi chiarimenti sul credito d’imposta beni strumentali 4.0 e la corretta compilazione dei modelli redditi 2023.
Ecco le ultime FAQ sulle agevolazioni a sostegno degli investimenti delle imprese.
La prima domanda si riferisce a un’azienda che ha effettuato uno o più investimenti in beni strumentali 4.0 nel periodo 2020 e che ha proceduto con l’interconnessione del bene al sistema aziendale nel 2022.
Sorge la richiesta di chiarimento in merito a, se il credito d’imposta già maturato deva essere riportato nel modello redditi 2021 anche con presentazione della dichiarazione complementare, oppure nel modello reddito 2023.
L’Agenzia delle Entrate chiarisce che il credito deve essere indicato sul modello 2021, RU5, colonna 3, in quanto maturato nel periodo d’imposta di riferimento della presente dichiarazione, a prescindere dal fatto che non fosse ancora in condizioni di interconnessione.
“ Con riferimento alla fattispecie sopra sposta, il credito maturato e l’ammontare degli investimenti realizzati nel 2020 per l’acquisto di beni strumentali da cui all’Allegato A o B della Legge n.232 del 2016, vanno indicati, eventualmente anche mediante presentazione di dichiarazione integrativa, nel modello redditi 2021”.
La seconda domanda riguarda un’azienda che nel 2022 ha completato l’acquisto di un bene strumentale nuovo 4.0, per il quale era stata fatta la relativa prenotazione nel 2021. Nello specifico si chiede se i dati che sono stati sposti nel modello redditi 2022, debbano da riportarsi sul modello di reddito 2023.
La risposta è stata che nel modello redditi 2023 RU130, vanno indicati gli investimenti effettuati nel periodo d’imposta oggetto di tale dichiarazione, cioè nel 2022, diversi dei quali sono già stati trasferiti sulla Linea RU140, con l’obiettivo di evitare che gli stessi investimenti vengano dichiarati due volte, che porta conseguentemente alla duplicazione del credito d’imposta.
“Nel modello Redditi 2023, nel rigo RU130 vanno indicati gli investimenti effettuati nel periodo d’imposta oggetto di tale dichiarazione (2022) diversi da quelli già esposti nel rigo RU140 del modello Redditi 2022. Il corrispondente credito d’imposta va indicato nella colonna 1 del rigo RU5 e poi riportato anche nella colonna 3 del medesimo rigo.
La descritta modalità di compilazione consente di evitare che i medesimi investimenti vengano dichiarati due volte (prima nel modello Redditi 2022 e poi nel modello Redditi 2023) con conseguente duplicazione del corrispondente credito d’imposta”.
Esempio 1: cosa indicare nel modello redditi 2021.
Impresa | Investimento e data dell’investimento | Data interconnessione | Indica | Modello |
Impresa X srl | Beni strumentali materiali 4.0 100.000 euro 16 novembre 2020
| 2022 | Credito maturato pari a 50.000 euro (50% comma 1056 art 1, L 178/2020)
| Modello Redditi 2021. RU5, colonna 3 |
Esempio 2: Prenotazione
Impresa | Investimento e data dell’investimento | Prenotazione | Indica | Modello | Periodo d’imposta |
Impresa X srl | Beni strumentali materiali 4.0 100.000 euro 2022 | Entro il 31 dicembre 2021 | Credito maturato pari a 50.000 euro (50% comma 1056 art 1, L 178/2020)
| Modello Redditi 2022.
RU130
| 2021. |
Impresa X srl, non dovrà indicare l’investimento 2022, prenotato nel 2021, nel modello redditi 2023, (a fine di evitare duplicazioni degli beni già sposti in precedenza).
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