Sono disponibili incentivi per Il Fotovoltaico del “Parco Agrisolare” erogati dal Ministero delle Politiche Agricole, Sovranità Alimentari e Foreste (MASAF) e rivolti alle aziende agricole.
Parco Agrisolare 2023 è il contributo a fondo perduto destinato a supportare l’installazione di impianti fotovoltaici con uno stanziamento di fondi PNRR da quasi un miliardo di euro, con l’obiettivo di attuare una rivoluzione verde e una transizione ecologica.
Parco agrisolare 2023: come nasce la misura?
La misura è nata con il PNRR e il primo bando del 2021. Per il 2023 è il Decreto MASAF n. 211444, del 19 aprile 2023, che fornisce le linee guida necessarie per l’avvio della misura “Parco Agrisolare.”
Parco agrisolare 2023: a chi si rivolge?
- Imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria
- Le imprese agroindustriali – zootecnico
- Le cooperative agricole che svolgono attività agricola, indipendente dai propri associati.
I codici ATECO delle imprese ammesse sono consultabili nella seguente pagina.
Requisiti:
Per accedere agli incentivi, i soggetti aventi diritto devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
- Essere regolarmente costituite e iscritti come attivi nel registro delle imprese;
- Risultare nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
- Non avere amministratori o rappresentanti che si siano resi colpevoli, anche solo per negligenza, di false dichiarazioni suscettibili di influenzare le scelte delle PA in ordine all’erogazione di contributi o sovvenzioni pubbliche;
- Essere in condizioni di regolarità contributiva (DURC regolare);
- Non essere sottoposti a procedure concorsuali;
- Non essere destinatari di un ordine di recupero pendente;
- Non essere destinatari, nei tre anni precedenti alla domanda, di provvedimenti di revoca totale di agevolazione concessa dal MASAF;
- Non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà.
Contributi per il fotovoltaico sui tetti agricoli
L’incentivo concede contributi a fondo perduto fino all’80% nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Ecco i dettagli:
- Contributo a fondo perduto all’80% per le aziende agricole di produzione primaria su tutto il territorio nazionale nei limiti dell’autoconsumo, con la nuova fattispecie dell’autoconsumo condiviso (700 milioni di euro);
- Contributo del 30% a fondo perduto (con maggiorazioni per le PMI delle aree svantaggiate) e possibilità di vendere l’energia prodotta senza limitazioni di autoconsumo, per le aziende agricole di produzione primaria (75 milioni);
- Contributo a fondo perduto fino all’80% e possibilità di vendere sul mercato l’energia prodotta, senza vincoli di autoconsumo, per le aziende di trasformazione di prodotti agricoli (150 milioni di euro);
- Contributo del 30% a fondo perduto (con maggiorazioni per PMI e zone svantaggiate) e possibilità di vendere energia senza vincoli di autoconsumo, per le aziende che trasformano prodotti agricoli in prodotti non agricoli.
Interventi ammessi
- Spese per acquisto e installazione di impianti fotovoltaici
- Spese per i sistemi di accumulo
- Spese per i materiali per l’esecuzione dei lavori.
- Spese per la connessione alla rete.
- Costi per la rimozione dell’amianto dai tetti, per l’isolamento termico o per la coibentazione dei tetti.
- Costi per progetti, asseverazione e consulenze professionale per presentare la domanda, per i collaudi, e per la direzioni dei lavori.
Non sono ammessi costi ulteriori, come quelli per materiali usati, in leasing o per impianti solari già esistenti.
Sono vietati doppi finanziamenti, tuttavia l’incentivo è cumulabile con altri aiuti di stato, secondo i limiti previsti dalle normative.
Come funzionano gli incentivi per il Fotovoltaico?
Gli incentivi per l’energia fotovoltaica del Parco Agrisolare sono concessi come contributo a fondo perduto alle imprese ammissibili che presentano una proposta di investimento destinato a sostenere gli investimenti in strutture produttive nei settori sopra menzionati. Gli obiettivi della proposta devono essere:
- Rimuovere e smaltire i tetti esistenti e costruire nuovi tetti isolati;
- Creare sistemi automatizzati di ventilazione o di raffreddamento;
- Installare pannelli solari e sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori.
Dopo aver presentato la domanda, il GSE valuta le proposte e ammette il finanziamento alle imprese che soddisfano i requisiti e le tariffe stabilite nel bando “Parco Agrisolare”.
Per poter beneficiare del contributo, gli interventi green da realizzare devono essere funzionali alle strutture produttive del settore agricolo, zootecnico e agroindustriale e rispondere a specifici requisiti.
I lavori di realizzazione dell’impianto fotovoltaico dovranno iniziare successivamente alla presentazione della proposta e si considereranno ultimati quando saranno rispettate tutte le condizioni previste dall’articolo 4 del Regolamento di Esercizio del concorso “Parque Agrisolare”.
Parco agrisolare 2023: Cumulabilità
Il contributo Parco Agrisolare è cumulabile, in relazione agli stessi costi ammissibili, con altri aiuti di Stato, compresi quelli de minimis nel rispetto del divieto del doppio finanziamento e purché tale cumulo non porti al superamento dell’intensità di aiuto stabilita per ciascuna tipologia di investimento.
Può essere cumulato, altresì, con qualsiasi altra misura di sostegno finanziata con risorse pubbliche, purché tale cumulo non riguardi gli stessi costi ammissibili o le stesse quote parti del costo di uno stesso bene, e non porti al superamento del costo sostenuto per ciascun tipo di intervento.
Conseguentemente, in caso di cumulo tra più agevolazioni, il GSE determina l’intensità massima del contributo in conto capitale spettante, che si riduce in ragione dell’ammontare degli ulteriori incentivi percepiti/assegnati
Presentazione Domanda:
Le domande per il Bando Parco Agrisolare 2023 dovranno essere presentate tramite la piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE, accessibile dall’Area Clienti GSE a partire dalle ore 12:00 del giorno 12 settembre 2023 e fino alle ore 12:00 del giorno 12 ottobre 2023, salvo esaurimento fondi.
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