“Stati Generali dei commercialisti” Si tratta dell’incontro annuale organizzato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, nel quale la categoria professionale riunisce rappresentanti del Governo, delle istituzioni e delle professioni.
Quest’anno, in particolare, il punto d’interesse si è centrato sulle sfide della professione verso l’Europa, tema che dà il titolo all’evento, dove la gamma di argomenti gira intorno a:
- PNNR
- Economia
- Fiscalità
- Sostenibilità
- Crisi d’impresa
- Collegio sindacale.
L’evento si è svolto a Roma il 7 maggio 2024 presso la Nuvola di Fuksas. Erano presenti oltre duemila professionisti provenienti dai vari ordini territoriali d’Italia.
Argomenti dell’evento
L’evento si è diviso in tre tavole rotonde ognuna con un argomento d’interesse diverso.
- La prima tavola rotonda dal titolo “PNRR e crescita: un’Italia più attrattiva in un’Europa più forte” ha avuto la partecipazione insieme al Presidente ed al Vicepresidente Nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio e Michele de Tavonatti, del Ministro degli Affari europei, delle politiche di Coesione e del PNRR, Raffaele Fitto; del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, e del Sottosegretario al Ministero delle Imprese e del Made in Italy Massimo Bitonci.
- Alla seconda tavola rotonda “Commercialisti tra nuove certificazioni e responsabilità perimetrate” hanno partecipato: il viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo, il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto e l’Onorevole Marta Schifone, responsabile delle Professioni di Fratelli d’Italia, che si è confrontata con il presidente Elbano de Nuccio, il segretario Giovanna Greco ed il tesoriere delegato alla Fiscalità Salvatore Regalbuto.
- La terza tavola rotonda “Avvocati, Commercialisti e Notai: le professioni economico-giuridiche insieme per il Paese” a cui hanno presso parte, insieme al Presidente de Nuccio, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, il Presidente del Consiglio nazionale del notariato Giulio Biino, il Presidente del Consiglio nazionale forense Francesco Greco.
Stati Generali dei commercialisti: gli interventi
Giorgia Meloni, presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, ha rivolto parole di incoraggiamento ai professionisti, attraverso un videomessaggio realizzato per l’occasione:
“Il nostro obiettivo è stato quello di avvicinare il reddito da lavoro autonomo a quello dell’impresa, creando una base normativa che fosse più semplice e più omogenea. È un passaggio estremamente rilevante, che permette di cancellare le disparità che esistevano tra le due categorie di reddito.
Altro punto qualificante del decreto tocca il sostegno delle aggregazioni degli studi professionali, seguendo il principio della neutralità fiscale, proprio come avviene nel mondo delle imprese. Si tratta anche qui di un traguardo importante, direi storico, verso una maggiore equità fiscale e una migliore organizzazione di molti settori professionali .
Però sono diversi i provvedimenti che questo Governo ha approvato in un anno e mezzo che puntano a valorizzare la figura del commercialista. Penso, ad esempio, al concordato preventivo biennale o al nuovo regime sull’adempimento collaborativo. Due strumenti nei quali i commercialisti hanno un ruolo cruciale e che ci consentiranno, se lavoreremo tutti insieme e lavoreremo bene, di raggiungere due obiettivi: cambiare l’approccio dell’amministrazione finanziaria nei confronti del contribuente e semplificare il quadro normativo”. Ha sottolineato ancora Meloni.
Matteo Renzi, importante figura nella politica Italiana ha condiviso il seguente: “Voi amici dell’ordine del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, avete fatto un elenco di battaglie vinte sulle quali credo che l’opposizione abbia il dovere di assecondare gli sforzi del governo”, continua dicendo: “Manca un po’ di coraggio sulle questioni fiscali, sul tema della vera riforma fiscale”.
A sua volta, la Segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, ha rilevato la sua preoccupazione per la mancanza di opportunità d’investimento dicendo: “Se mi chiedete cosa proponiamo, in vista delle europee dico che stiamo lavorando per l’Europa che vogliamo che punti sugli investimenti comuni e non sui paradisi fiscali“.
D’altra parte, Maurizio Lupi, deputato della Repubblica italiana e Presidente della componente Noi con l’Italia-USEI del gruppo Misto, ha detto: “Il commercialista è una professione che indica la strada del futuro”. “Qual’è la sfida che abbiamo davanti? La professione, le persone che ogni giorno rischiano per portare contributo all’Italia”.
Inoltre, il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Elbano de Nuccio ha sottolineato la seguente: “Vediamo finalmente riconosciuta dalla politica e dalle istituzioni il ruolo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. La presenza dei Commercialisti, in tutti i tavoli tecnici che incidono su materie e procedimenti che rientrano nelle nostre competenze professionali e che pertanto impattano sull’operatività dei nostri studi, è un fatto oggettivo.
Sul prossimo parlamento europeo graverà l’enorme compito di difendere e far crescere il sistema economico continentale in un contesto che si annuncia estremamente complesso. È importante che nel dibattito su questo tema stia emergendo una riflessione significativa sul ruolo delle PMI, che rappresentano l’ossatura non solo del nostro sistema imprenditoriale, ma dell’intera Europa. A tal riguardo crediamo che sarebbe opportuno rilanciare anche a livello comunitario l’esperienza dei nostri distretti, che hanno rappresentato per tanti anni un’importante e lungimirante esperienza di successo e che, con interventi normativi ad hoc, hanno tutte le carte in regola per essere rilanciati”. Continua il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Elbano de Nuccio, durante la prima tavola rotonda degli Stati Generali della professione “PNRR e crescita: un’Italia più attrattiva in un’Europa più forte”.
“I Commercialisti iscritti all’Albo sono 120.424. Svolgono la libera professione nell’ambito di 69.210 studi professionali dislocati su tutto il territorio nazionale, nell’ambito dei quali sono occupati circa 297mila addetti tra professionisti, collaboratori, dipendenti e praticanti che concorrono alla creazione di valore aggiunto nazionale in misura pari allo 0,9% del PIL.
I dati relativi agli invii telematici sul canale Entratel dell’Agenzia delle Entrate attestano che, su circa 5,8 milioni di soggetti tra lavoratori autonomi e imprese individuali, società di persone e associazioni professionali, società di capitali ed enti non commerciali, sono circa 4,35 milioni, pari al 75% del totale, quelli che adempiono ai propri obblighi fiscali per il tramite di uno dei 69.210 studi in cui operano i 297mila addetti.
In passato, la rivendicazione di questi numeri sarebbe stata la premessa per richiedere alla politica e alle istituzioni la giusta attenzione verso un corpo sociale ed economico spesso non considerato per quello che questi numeri esprimono e implicano.
Oggi possiamo invece dire che questi numeri servono per confermare quanto sia ben giustificata l’attenzione che vediamo finalmente riconosciuta dalla politica e dalle istituzioni ai dottori commercialisti ed agli esperti contabili”.
Il Presidente De Nuccio prosegue dicendo: “Ci sono perduranti difficoltà che tutti noi Commercialisti sperimentiamo ogni giorno nei rapporti con gli uffici territoriali dell’Agenzia delle entrate. Carenze di organico nel personale dell’Agenzia e blocco delle notifiche degli atti dell’Amministrazione finanziaria, durante la pandemia, hanno generato la tempesta perfetta nella gestione delle pratiche, creando un imbuto che genera disagio ad oltre due anni di distanza dal ritorno alla normalità”.