12 miliardi di euro di fondi per l’asse strategico transizione 5.0 per il prossimo biennio, è quanto il governo italiano intende stanziare per supportare le imprese nell’adozione delle tecnologie digitali e nella transizione verso un’economia più sostenibile.
Transizione 5.0: agricoltura ed energie rinnovabili
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede ulteriori 6 miliardi di euro per sostenere gli investimenti delle imprese, compresi quelli legati all’agricoltura e alle energie rinnovabili. Queste iniziative mirano a promuovere la competitività e la sostenibilità delle imprese italiane in un contesto di trasformazione tecnologica e ambientale.
Transizione 5.0 e transizione 4.0
Il piano transizione 5.0 presenta diverse novità rispetto al precedente piano Transizione 4.0. Il piano transizione 5.0 si affiancherà a quello già attivo, cioè al piano Transizione 4.0, e prevederà incentivi per investimenti in beni e attività che portino ad una riduzione dei consumi energetici, questa sarebbe la prima novità.
Inoltre, il nuovo piano finanzierà tre tipologie di attività:
- Investimenti in beni strumentali 4.0 inseriti in progetti di efficienza energetica;
- Sistemi di autoproduzione e autoconsumo da fonti rinnovabili;
- Formazione del personale sulle competenze per la transizione green.
Uno dei principali obiettivi del credito d’imposta per la transizione 5.0 è il risparmio energetico di 0,4 Mtep sui consumi finali di energia nel periodo 2024-2026.
Investimenti ammissibili
Un credito d’imposta proporzionale alle spese sostenute tra il 1 gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025 sarà concesso alle imprese che investono in:
Investimento | Fondi disponibili |
Beni strumentali materiali o immateriali 4.0 | 3.780 milioni di euro |
Beni necessari all’autoproduzione e all’autoconsumo da fonti rinnovabili | 1.890 milioni di euro |
Formazione del personale sulle competenze per la transizione green
| 630 milioni di euro. Nel limite del 5% del totale degli investimenti agevolati, che non possono essere agevolati autonomamente. |
Altre novità
Come già in precedenza era necessaria la perizia per confermare i requisiti 4.0 dei beni strumentali nel piano transizione 4.0, sarà necessaria anche per i progetti in ottica 5.0 avere una certificazione che testerà in modo indipendente, il rispetto dei criteri relativi alla riduzione del consumo energetico complessivo. Questo avrà un importante impatto sull’intensità del beneficio fiscale, che come già previsto, potrà aumentare in funzione ai miglioramenti dell’efficienza energetica certificata e del risparmio energetico ottenuto.
Transizione 5.0 e la sostenibilità
Il requisito principale per qualsiasi realtà che voglia adottare le misure necessarie orientate alla sostenibilità è di avere un business rispettoso all’ambiente, e per raggiungere questo requisito l’azienda deve completare le seguenti fasi:
- Ridurre le emissioni inquinanti: È necessario ridurre al minimo il consumo di acqua, smaltire correttamente i rifiuti aziendali, utilizzare se possibile materiali riciclati e riciclabili e ottenere certificazioni ambientali che attestino la provenienza sostenibile delle materie prime.
- Utilizzo delle energie rinnovabili: Un’azienda sostenibile deve utilizzare fonti energetiche rinnovabili per garantire un impatto minimo sul pianeta. La produzione propria di energia verde attraverso impianti fotovoltaici ed eolici è la scelta migliore per soddisfare questo requisito.
Come già detto precedentemente il piano per la transizione 5.0 facilita il compimento di queste fasi grazie ai fondi, che fanno parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dello strumento Repower-Eu, che confermano l’impegno del governo per un cambiamento significativo verso pratiche imprenditoriali più sostenibili e tecnologicamente avanzate.