Bonus colonnine elettriche è una misura agevolativa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy dedicata a sostenere la mobilità sostenibile e intelligente, che offre incentivi per l’acquisto e l’installazione di colonnine elettriche per la ricarica di veicoli ecologici.
La transizione sostenibile già si trova in processo all’interno di diverse realtà, e anche questa misura è considerata un’ottima opportunità non solo per potenziare la mobilità elettrica, ma anche per diventare una società più verde e sostenibile.
Si spera di arrivare in questi sette anni a “22mila stazioni di ricarica su tutto il territorio italiano, entro il 2030” come dichiarato dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Bonus colonnine, come funzionano?
Si tratta di una misura attuata dal MIMIT con DPCM 4 agosto 2022, e consiste in un beneficio che prevede due diversi contributi:
- Uno per gli utenti domestici;
- Uno per gli utenti business (aziende e professionisti).
Entrambe le misure sono gestite da Invitalia.
L’obiettivo è promuovere la mobilità elettrica sostenendo privati/condomini/aziende/professionisti, con un “gettone”, il famoso bonus, che sarà speso per l’acquisto e l’installazione delle infrastrutture (colonne) che normalmente ricaricano i veicoli elettrici.
Bonus colonnine per imprese e partite Iva
Il “bonus colonnine per aziende e professionisti” è un contributo per l’acquisto e l’installazione di colonnine che ricaricano veicoli completamente elettrici, ma destinati all’utenza business.
In pratica, questo bonus sostiene l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici da parte di aziende e professionisti, per un importo pari al 40% delle spese ammissibili”.
Bonus colonnine, fondi disponibili
Il contributo non è più a carico del MIMIT, ma del MASE, con una dotazione di 87,5 milioni di euro così distribuita:
- 70 milioni per l’acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica per un valore complessivo inferiore a 375mila euro, da parte di imprese;
- 8,75 milioni per l’acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica per un valore complessivo pari o superiore a 375mila euro, sempre a carico delle imprese;
- 8,75 milioni per l’acquisto e installazione di infrastrutture di ricarica da parte di professionisti” con la precisazione che per i professionisti in regime forfetario “il valore delle infrastrutture di ricarica non può superare i 20.000,00 euro”.
Da considerare che:
- Il contributo è concesso, nei limiti del budget disponibile, entro il tetto de minimis previsto per il settore di riferimento (Regolamento UE n. 1407/2013; Regolamento UE n. 1408/2013, Regolamento UE n. 717/2014)
- Non è cumulabile con altri contributi, sovvenzioni e agevolazioni pubbliche concesse per le medesime spese;
- È vietato il cumulo.
Ai beneficiari viene concesso un “contributo in conto capitale” (non rimborsabile) pari al 40% delle spese ammissibili sostenute dall’infrastruttura di ricarica purché ammissibili, e lo riportiamo testualmente:
- Nuovo di fabbrica,
- Avere una “potenza nominale” di almeno 7,4 kW;
- Rispettare i requisiti minimi di cui alla Delibera dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente n. 541/2020/R/ee del 15 dicembre 2020;
- Ubicati nel territorio italiano, nella piena disponibilità dei beneficiari.
Spese ammissibili
Sono ammissibili tutte le spese sostenute dopo il 4 novembre 2021 e soggette a fatturazione elettronica, ovvero dalla data di entrata in vigore del DM 358/2021, al netto di IVA, e soggette a fatturazione elettronica per:
- L’acquisto e la realizzazione delle infrastrutture di ricarica, compresi i costi di installazione delle stazioni di ricarica, degli impianti elettrici, delle opere edili strettamente necessarie, dei sistemi e dei dispositivi di monitoraggio;
- connessione alla rete elettrica (entro il limite massimo del 10%);
- Spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudo (con il limite massimo del 10%).
L’invio della domanda può essere effettuata dalle ore 10 del 10 novembre 2023 e fino alle ore 17 del 30 novembre 2023.