Con un incremento di 600 milioni di euro, la dotazione finanziaria dei Contratti di Sviluppo spendibile fino al 2030 passa da 400 milioni a un miliardo di euro. È quanto si legge negli emendamenti presentati dai relatori della commissione Bilancio del Senato, in sede di esame del disegno di legge di bilancio 2024.
Progetti di sviluppo inclusi
Possono essere finanziati programmi industriali, di tutela ambientale e di attività turistiche. Saranno inclusi anche progetti di ricerca, sviluppo e innovazione e la realizzazione di opere infrastrutturali d’interesse pubblico.
Le aziende che contribuiscono alla realizzazione del programma di sviluppo potranno fornire i contributi che Mimit può concedere:
- Terreni commerciali,
- Lavori di costruzione fino al 70% per progetti turistici,
- Macchinari,
- Impianti
- Attrezzature,
- Programmi informatici
- Brevetti, licenze, know-how e consulenza (solo nel caso di PMI).
I contratti di sviluppo che prevedono la concessione alle imprese partecipanti di una combinazione di benefici, anche in concorrenza tra loro (finanziamenti agevolati, contributo di tassi di interesse, contributo di agevolazioni, contributo diretto alle spese, partecipazione temporanea al capitale di rischio) rappresentano nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), uno degli strumenti di politica industriale più rilevanti per rafforzare il tessuto produttivo del Paese in termini di innovazione, trasformazione tecnologica e sostenibilità ambientale.
Contratti di sviluppo: budget
La copertura finanziaria sarà garantita da tagli di 300 milioni ciascuno al Fondo per la ricerca e sviluppo della tecnologia dei microprocessori (capitolo di bilancio Mimit 357) e al Fondo per l’erogazione dei contributi alle imprese partecipanti alla realizzazione dell’IPCEI (capitolo di bilancio Mimit 7348 ).
Il budget globale a disposizione delle imprese che sottoscrivono i contratti di promozione per l’esecuzione del programma di investimenti sarà fissato dal budget 2024 in:
- 190 milioni di euro per il 2024;
- 310 milioni per il 2025;
- 100 milioni per ciascuno degli anni successivi, dal 2026 al 2030.