La legge di stabilità 2016 (art. 1 co. 98 – 108 della L. 28.12.2015 n. 208) ha previsto un credito d’imposta per le imprese che abbiano effettuato, dall’1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2022, investimenti destinati a strutture produttive del Mezzogiorno. Più nello specifico, possono avvalersi di questo speciale bonus investimenti al Sud i soggetti che abbiano acquisito beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo (dove siano ammesse le deroghe previste dall’art. 107 § 3 lett. a e c del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea – TFUE)
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Che cos’è il credito d’imposta Mezzogiorno
Credito d’imposta come funziona
Il credito d’imposta è riconosciuto fino al 20% dell’investimento realizzato dal 1 gennaio 2016 al 28 febbraio 2017 e fino al 45% dell’investimento realizzato o da realizzare dal 1 marzo 2017 al 31 dicembre 2022.
Per avvalersi del Credito d’imposta mezzogiorno occorre presentare un’apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate (provv. Agenzia delle Entrate 24.3.2016 n. 45080) , in cui siano specificati i dati relativi agli investimenti agevolabili effettuati.
Dopo un’analisi del progetto d’investimento, verrà rilasciata un’attestazione del credito riconosciuto maturato o da maturare: il credito è visibile dal cassetto fiscale del contribuente nella sezione “Agevolazione”.
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Credito d’imposta mezzogiorno 2021: beni agevolabili e chi può richiederlo
Possono beneficiare del credito d’imposta tutte le imprese: indipendentemente dalla forma giuridica e dalle dimensioni; che hanno effettuano o effettueranno, nuovi investimenti nel Mezzogiorno, a decorrere dal 1 gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2021.
Quali investimenti sono agevolabili
Investimenti e beni agevolabili:
Sono, quindi, esclusi dall’agevolazione i beni immateriali, gli immobili,
veicoli e investimenti di mera sostituzione.
Chi è escluso da credito d’imposta?
L’agevolazione non spetta ai soggetti che operano nei seguenti settori:
Come si utilizza il credito d’imposta?
Il credito d’imposta maturato o da maturare è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel modello F24 (codice tributo “6869”) attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate Entratel o Fisconline, pena il rifiuto dell’operazione di versamento, e a partire dal quinto giorno successivo alla data di rilascio della ricevuta attestante la fruibilità del credito d’imposta
Esempio
Ho un credito d’imposta maturato di euro 45.000,00 e devo pagare un modello F24 di euro 5.000,00 di cui IVA, Ires, contributi dipendenti, Imu: come utilizzo il credito?
F24 a saldo zero, non paga alcun importo, resta un credito residuo da compensare di euro 40.000,00.
Calcolo credito d’imposta
Investimenti effettuati
Ho comprato impianti e macchinari nuovi nel 2018, di cui euro 50.000,00 oltre IVA con contratto di leasing con scadenza 2023 ed euro 30.000,00 oltre IVA con fattura.
Quanto posso recuperare?
Da compensare in F24 dal quinto giorno dell’approvazione Agenzia delle Entrate.
Investimenti da realizzare
Ho in progetto di acquistare impianti e macchinari nuovi nel 2021, di cui euro 50.000,00 oltre IVA con contratto di leasing con scadenza 2023 ed euro 30.000,00 oltre IVA con fattura.
Quanto posso recuperare?
Da compensare in F24 dal quinto giorno dell’approvazione Agenzia delle Entrate e dalla data di stipula del contratto di leasing o data fattura dell’investimento.
Cosa fare per ottenerlo
Per una veloce e gratuita pre-analisi, puoi inviarci all’indirizzo pratiche@professioniteam.it i seguenti documenti:
Bastano pochi giorni per calcolare a quanti crediti d’imposta e incentivi ha diritto l’azienda
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