Zone franche doganali al Sud. La creazione delle Zone franche doganali mira a semplificare l’attività imprenditoriale e favorire lo sviluppo economico del territorio. La digitalizzazione dei processi messa a punto dall’Agenzia delle Dogane potrà facilitare questo processo aumentando la competitività delle imprese.
Le Zone franche doganali al Sud sono spazi nel territorio doganale dell’Unione Europea dove è possibile depositare merci di terzi sospese dal pagamento dei dazi doganali, effettuare regolari manipolazioni ed effettuare lavorazioni in regime di importazione temporanea per poi essere importate, riesportate o vincolate ad altro regime doganale. Quest’area è recintata con punti di ingresso e di uscita soggetti a vigilanza doganale, stabiliti dalla legge, mentre l’approvazione del suo perimetro e l’attivazione dell’area stessa (e la relativa domanda) spettano all’Autorità delle Dogane.
Come funziona?
Sono considerate soggette a tale regime le merci introdotte in una zona franca senza espletamento di procedure doganali ma solo con registrazione nelle scritture contabili. In alcuni casi, l’introduzione delle merci in una zona franca le libera dal regime precedente (ad esempio, nel caso di merci extracomunitarie precedentemente incluse nel regime di transito).
Nelle zone franche è possibile svolgere sulle merci senza specifica autorizzazione le manipolazioni usuali oppure, sulla base di apposite autorizzazioni, beneficiare dei regimi di perfezionamento attivo, di destinazione finale e di ammissione temporanea. Le merci incluse nel regime di zona franca possono successivamente essere importate nel territorio dell’Unione previo pagamento dei corrispondenti dazi doganali oppure riesportate o vincolata ad un altro regime. Anche i beni dell’Unione possono essere immagazzinati all’interno della zona franca purché siano adeguatamente registrati nei registri contabili.
Quali sono i vantaggi delle Zone franche doganali?
I principali vantaggi delle ZFD sono:
- Il deposito e la custodia, senza limiti temporali, di merci straniere (extra UE) introdotte nel territorio doganale dell’UE sospese dal pagamento dei dazi doganali (tariffe/IVA);
- I Processi di trasformazione/assemblaggio sfruttando il regime doganale speciale per i traffici di perfezionamento attivo;
- La possibilità di effettuare manipolazioni comuni;
- Le semplificazioni delle procedure doganali per la presentazione delle merci in dogana;
- La possibilità di non precludere l’utilizzo dell’area ad altri operatori economici che intendano avvalersi del regime di zona franca.
Il deposito delle merci e le attività di trasformazione delle aziende ZFD, all’interno della Zona Economica Speciale Unica Sud, potranno godere di benefici fiscali (principalmente esenzione da dazi doganali e IVA) e semplificazioni nelle procedure di spedizione, riducendo una serie di costi che incidono significativamente sul budget dell’azienda.
È quanto prevede il disegno di legge di conversione del dlgs 124/2023 per il rilancio dell’economia del Mezzogiorno, approvato dalla Camera e che ora è all’esame del Senato.